venerdì 19 agosto 2011

Pubblicità in difficoltà... ma non quella in Rete!

In un periodo di "vacche magre" la prima risorsa che i "super intelligenti" direttori tagliano o riducono drasticamente, si identifica nel budget destinato alla Pubblicità, o al marketing in generale. Già, poiché nonostante le famigerate citazioni di illustri personaggi (Ford in primis) che etichettano come "idiozie" i tagli alla comunicazione, la prima cosa che si fà è proprio quella.. la più semplice, la più istintiva, la peggiore in assoluto!
...Ma...

Nonostante sia ancora un nugolo risicato, esistono manager che guardano oltre l'orizzonte (vuoi per passione, vuoi per fortuna, vuoi per istinto) e stanno investendo i loro finanziamenti in strategie di marketing realizzate e indirizzate alla Rete. I risultati, per loro, sono più che soddisfacenti ed il trend degli investimenti è in controtendenza rispetto alla pubblicità tradizionale.

Fare pubblicità (intesa come banner, pannelli, pagine su rivista, etc) costa tanto!
Senza considerare il fatto che molto probabilmente parte dei capitali investiti vanno indirizzati ad un pubblico che ha già optato per scelte verso la concorrenza e non ha assolutamente voglia di cambiare opinione; altra parte dei capitali investiti, invece, è dedicata a persone che non hano assolutamente intenzione di considerare i prodotti pubblicizzati. Resta da sperare che ci sia ancora qualcuno intenzionato a mettere l'attenzione sul nostro messaggio ma del quale non saremo mai in grado di misurarne realmente l'efficacia.
Vi rendete conto di quale sperpero di denaro è stato fatto sino ad oggi?
Ma esiste qualcosa di ben più grave: quanti sono i manager/direttori marketing/vendite (per dirla alla Andy Cavallini) che non hanno la benchè minima intenzione di spostare gli investimenti in Rete? Tantissimi! E per un motivo molto serio: non sanno da che parte cominciare!

i Trend di investimento pubblicitario on line nel 2011 parlano di incremento del 15 % e vista la situazione economica globale direi che è un successone.
Ed il perché direi che è palese: in un mercato in cui la gente si sta spostando al ritmo di due cifre percentuale in Rete, preferendola ai classici media quali tv e stampa per cercare qualsiasi cosa che vada dagli affari ai prodotti ai viaggi e chi più ne ha più ne metta, chi ha capito come gestire il proprio canale comunicativo attraverso una pianificata strategia ha di conseguenza generato profitto con numeri alla mano e dati statistici che per i media tradizionali erano impensabili se non impossibili da ricavare.
Il tutto ad un costo decisamente inferiore !

Fin qui tutto abbastanza chiaro ma non è tutto rose e fiori, e non si tratta (come si pensava durante la bolla speculativa) della gallina dalle uova d'oro. Tanto il mercato è recettivo altrettanto è mutevole; si tratta di un onda mediatica dinamica, viva, interattiva, che si sposta in continuazione alla ricerca di ciò che realmente desidera ed impone quindi la prerogativa di essere sempre preparati a gestire i flussi di investimento verso direzioni variabili a seconda del trend di attenzione che i navigatori prediligono.
Fiducia - trasparenza - efficienza saranno le parole chiave per aprire la via del successo. Servono, da parte dei fornitori di servizi di web marketing, una presenza costante sulla Rete (reputazione digitale) una conoscenza approfondita dei canali di comunicazione (soprattutto dei Social Network) una buona se non ottima Rete Sociale, un'offerta internazionale di servizi on line... e non è poco...